SBA Polo Annunziata – Biblioteca Biomedica (Veterinaria)
Da giorno 18 a giorno 26 marzo i locali della Biblioteca del Polo Annunziata, sezione Biomedica Area delle Scienze Veterinarie, rimarranno chiusi, per lavori di ristrutturazione. Rimangono attivi tutti i servizi erogabili da remoto.
Orari | |
lun.-gio. | 8,30-16,30 |
ven. | 8,30-13,30 |
Contatti Principali Servizi | ||
Informazioni generali | bibliovet@unime.it | 090 6765357 |
Consultazione e prestito locale | bibliovet@unime.it | 090 6765357 |
Fornitura articoli e prestito interbibliotecario | bibliovet@unime.it | 090 6765357 |
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Biblioteca del Polo Annunziata. Area delle Scienze Veterinarie
Responsabile Sabrina Arena arenas@unime.it 090 6765357
Personale
Giuseppa Bertano | gbertano@unime.it | 090 6766597 |
Maria Scidà | mscida@unime.it | 090 6766456 |
Giuseppa Celesti | giuseppa.celesti@unime.it | 090 6766511 |
Biblioteca del Polo Annunziata. Area delle Scienze Veterinarie
La Biblioteca possiede un patrimonio librario di notevole consistenza. Numerose sono le monografie e le riviste del settore; dal punto di vista storico ricordiamo la presenza in Biblioteca del fondo Antonino Pino Balotta (Barcellona Pozzo di Gotto, 17 settembre 1909 – Barcellona Pozzo di Gotto, 26 luglio 1987), umanista, scienziato e poeta. Nino Pino Ballotta dagli iniziali studi di medicina passò a quelli di medicina veterinaria, laureandosi nel 1930. Studiò scienze politiche all’Università di Perugia, città nella quale frequentò ambienti antifascisti, proponendosi come corriere fra l’Italia e la Francia. Durante i suoi viaggi all’estero conobbe lo scienziato Einstein, le cui teorie condivise e difese. La sua militanza politica lo portò più volte ad essere processato ed incarcerato. Incarcerato nel 1948 per i moti popolari di Barcellona Pozzo di Gotto, ancora in carcere venne eletto deputato al Parlamento. Fece parte di numerose commissioni parlamentari e delle associazioni nazionali italo-polacca e italo-albanese.
Fu aiuto e libero docente di ruolo, professore incaricato di Zootecnia generale e direttore incaricato dell’Istituto omonimo dell’Università di Messina. Nel 1980 con un testamento olografo donò il proprio corpo alla scienza, nominando erede universale l’Università di Messina, e ad essa trasferì tutti i suoi beni e i suoi diritti.