Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione hanno approvato all’unanimità nelle sedute del 21 dicembre scorso la Policy Open Access.
Il testo di policy era stato già condiviso e approvato unanimemente nell’ultima seduta del Consiglio di Ateneo per le Biblioteche.
Il traguardo della policy costituisce per il nostro Ateneo un punto d’arrivo quasi dovuto, anche in considerazione del ruolo che l’Università di Messina si è ritagliato nel corso degli anni all’interno della comunità open access con l’organizzazione di due eventi cruciali per lo sviluppo dell’accesso aperto in Italia dai quali sono scaturite la Dichiarazione di Messina del 2004 e la Road Map 2014-2018.
Se la Dichiarazione di Messina aveva sancito l’impegno ufficiale del mondo accademico a sostegno del nuovo modello aperto di comunicazione scientifica, un impegno poi rafforzato dall’adesione alla Berlin Declaration lanciata dal Max Planck Institute, con la Road Map 2014-2018, gli Atenei e gli Enti di ricerca firmatari avevano aderito ad una nuova sfida istituzionale che guardava al futuro e che tracciava, tra le linee di azione da intraprendere per assicurare la più ampia visibilità ai risultati della ricerca in Italia, l’adozione di policies open access istituzionali.
La Road Map sembra avere dato i suoi frutti: rispetto alle sei Università del 2014, con Messina sono oggi ventinove le Università italiane che si sono date una policy.